Mesi fa ho avuto dei rapporti scoperti con una persona di cui non conosco lo stato sierologico. La stessa persona mi ha confidato dopo che fino ad un mese prima aveva avuto un rapporto scoperto con un'altra persona e quindi mi sono preoccupata molto e ho vissuto una condizione di angoscia atroce che non è mai scomparsa. Ok, so che l'HIV non è più un pericolo come prima, con le giuste cure si gestisce e non è un demone. Resta il fatto che se la cosa intaccasse solo me, non sarebbe un problema, per me lo è invece, se coinvolgo la salute di altri miei affetti.
Io a 30,40, 45, 60, 65 giorni ho fatto test, tutti di 4 generazione, tutti negativi. Preciso che solo l'ultimo l'ho eseguito in ospedale, gli altri in laboratori privati. Direte: dovevi fermarti a quello dei 40 giorni, è vero, ufficialmente sono questi i termini in cui il test è definitivo. Ma mi sono persa nei siti, nei pareri di medici che ho consultato sia per telefono che in presenza, anche di malattie infettive, dichiaranti che ci volessero dai 3 ai 6 mesi e addirittura un anno. Ci ho provato in tutti i modi a calmarmi, sono stata dalla psichiatra, gliene ho parlato, ho preso una terapia farmacologica e tutto. Sono stata """tranquilla""", pensando che tanto se non ho rapporti sessuali, non lo trasmetto. Continuando a vivere però col pensiero che lo ripeto ad un anno di distanza il test e poi dovrei sbloccarmi dalla situazione. Ad oggi sono passati quasi 5 mesi ed è successa una cosa. Una cosa che mi sta devastando psicologicamente. Io vi chiedo aiuto, ripeto, so che non è una tragedia, ma ciò che scrivo in seguito forse fa capire la mia reazione. Sono stata molto attenta fino a poco fa ad evitare ogni contatto anche salivare, nonostante sia risaputo che con la saliva il virus non si trasmetta.
Io, non mi sono liberata dal pensiero maledetto di poter avere questo virus. E se per un po avevo smesso di fare 200 test al secondo, se per un po avevo smesso di contattare numeri di assistenza, eccomi di nuovo qui, sull'orlo del crollo psicologico, per l'ennesima volta. Non so più a chi chiedere aiuto, credo la cosa mi abbia introdotto ad una depressione severa. La cosa è questa: mia nipote, di 4 anni, oggi stava per darmi un bacio, ha sbagliato, me lo ha dato di striscio nelle labbra chiuse. Sono terrorizzata, dall'idea di aver potuto condizionare la vita di mia nipote per sempre. Aiutatemi per favore. Ho letto che il bacio non trasmette il virus, ma poi altrove che se ci sono ferite è possibile seppur per casi estremamente rari. Io non ho ferite visibili nelle labbra, la bambina neanche, questi rarissimi casi consistono anche in lesioni impercettibili? Nel caso in cui vi fosse una ferita invisibile?
Davvero quindi con la saliva soltanto non esiste NESSUNO e dico NESSUNO rischio di contagio? Non prendetemi in giro, non rispondetemi male, sono solo una zia disperata per la propria nipote, non so più che fare. Aiutatemi.
Chiedo aiuto. Se possibile dal medico.
Moderatori: AnlaidsOnlus, Claudia Balotta, Tex83, ANLAIDS
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